Identificazione a radiofrequenza (RFID)

Identificazione a radiofrequenza (RFID)

RFID è una funzione opzionale sul modello ZQ630 Plus ed è un'opzione installata solo in fabbrica.
La stampante ZQ630 Plus viene dotata di un codificatore/lettore RFID integrato nel gruppo testina di stampa della stampante. Il modello ZQ630 Plus codifica (scrive) le informazioni sui transponder RFID UHF ultrasottili incorporati in biglietti, tag ed etichette "intelligenti". La stampante codifica le informazioni, verifica la corretta codifica e stampa codici a barre, grafici e/o testo sulla superficie dell'etichetta. La stampante ZQ630 Plus utilizza l'ampia serie di comandi RFID di Zebra del linguaggio di programmazione ZPL.
Il transponder RFID è talvolta denominato tag o inserto RFID. Il transponder è solitamente composto da un'antenna fissata a un chip del circuito integrato (IC). Il chip IC contiene il circuito RF, i codificatori, i decodificatori e la memoria. Se si tiene un'etichetta RFID rivolta verso l'alto in controluce, è possibile vedere l'antenna del transponder e sentire una protuberanza nell'etichetta in corrispondenza della posizione in cui si trova il chip IC. Il modello ZQ630 Plus è in grado di codificare e verificare tag RFID passivi UHF EPC (Electronic Product Code) Generazione 2 Classe 1, oltre a stampare testo leggibile e informazioni di codici a barre 1 e 2-D convenzionali sui supporti a trasferimento termico RFID forniti da Zebra. EPC è uno standard di numerazione dei prodotti che può essere utilizzato per identificare una vasta gamma di elementi utilizzando la tecnologia RFID. I tag EPC Gen 2 offrono diversi vantaggi rispetto ad altri tipi di tag. La memoria di identificazione dei tag (TID, Tag IDentification) in un tag Gen 2 include le informazioni sul produttore del chip e sul numero di modello, che possono essere utilizzate per identificare le funzioni opzionali presenti sul tag. Queste funzioni opzionali includono quelle per il contenuto dei dati e la sicurezza.
I tag Gen 2 hanno in genere un identificatore EPC a 96 bit, diverso dagli identificatori a 64 bit tipici dei tag EPC precedenti. Il codice EPC a 96 bit si collega a un database online, fornendo un modo sicuro per condividere informazioni specifiche sui prodotti lungo la catena di fornitura. I tag Gen 2 supportano anche strutture di dati molto più grandi. Le dimensioni della memoria utente disponibile (se presente) variano in base al modello e al produttore del tag.
La codifica e la stampa di un'etichetta RFID in genere vengono completate al primo tentativo, ma possono verificarsi alcuni errori. Se si verificano errori di codifica costanti, potrebbe esserci un problema con i tag RFID, i formati delle etichette o il posizionamento del transponder. Se non è possibile codificare un tag RFID, sull'etichetta viene stampato VOID. La stampante tenta quindi di leggere/codificare "n" etichette prima di tentare il formato successivo, dove "n" è specificato dal comando
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del linguaggio di programmazione ZPL. I valori accettabili di "n" sono 1-10 e il valore predefinito è 3. Dopo la stampa del numero definito di etichette RFID nulle, l'impostazione predefinita della stampante è No Action (Nessuna azione), il formato etichetta che causa l'errore viene abbandonato.
Anche se non si ha il controllo della posizione in cui viene stampata l'immagine VOID sull'etichetta, è possibile controllare la lunghezza dell'immagine. L'inizio dell'immagine VOID si trova sempre nella posizione di programmazione (o F0 se si tratta di una posizione di programmazione all'indietro). Ulteriori informazioni sul comando
^RS
sono disponibili nella Guida alla programmazione RFID 3 sul sito zebra.com.